“Nuova Sabatini”: agevolazione, per le PMI, finalizzata all’acquisto di Beni Strumentali

Con la Legge del 30 Dicembre 2020, n. 178, nonché la Legge di Bilancio 2021, il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione la misura di Beni Strumentali, meglio conosciuta come “Nuova Sabatini”, che consiste in un’agevolazione che permette alle imprese di poter accedere più facilmente al credito, con lo scopo di aumentare la competitività del sistema di produzione del paese.

L’agevolazione, consistente nella concessione di finanziamenti da parte di banche e intermediari finanziari che aderiscono alla convenzione tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., è diretta alle micro, piccole e medie imprese che, nel momento in cui presentano la richiesta di partecipazione, risultano:

  • regolarmente costituite;
  • avere sede in uno Stato Membro, con la successiva apertura di una sede operativa in Italia (entro la data che prevede il compimento dell’investimento);
  • iscritte al Registro delle Imprese o nel Registro delle Imprese di Pesca (dipendentemente dall’attività svolta);
  • nel pieno e libero diritto di esercizio dei propri diritti;
  • non essere in liquidazione totale né sottoposte a procedure concorsuali;
  • di aver ricevuto e rimborsato o depositato in un conto bloccato contributi ritenuti dalla Commissione Europea illegali;
  • non essere in difficoltà.

Le aziende, con i requisiti appena elencati, possono appartenere a tutti i settori produttivi, anche quelli che riguardano l’agricoltura e la pesca. Rimangono escluse le attività finanziarie e assicurative, e quelle connesse all’esportazione.

La Nuova Sabatini finanzia l’acquisto dei beni riguardanti alle immobilizzazioni materiali elencate, attraverso le voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nell’Articolo 2424 del Codice Civile, ovvero: “impianti e macchinario”, “attrezzature industriali e commerciali”, “altri beni”. Inoltre, le spese possono essere dedicate anche ai beni che riguardano l’“industria 4.0”, nonchè software e tecnologie digitali, individuati negli allegati 6/A e 6/B alla Circolare n. 14036 del 15 Febbraio 2017.

Più dettagliatamente, il finanziamento:

  • deve essere utilizzato interamente per l’acquisto dei beni ammessi;
  • deve avere una durata non superiore ai 5 anni;
  • deve essere di importo compreso tra 20.000 euro e 4.000.000 di euro.

Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico può coprire l’intera somma dell’investimento. Il tasso di interesse annuo dipende dal tipo di spesa effettuata, nello specifico è pari a:

  • 2,75 % per gli investimenti ordinari;
  • 3,757 % per gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica da utilizzare nel processo produttivo;
  • 3.757 % per gli investimenti in tecnologie digitali (Impresa 4.0);
  • 5,5 % per gli investimenti in tecnologie Impresa 4.0, per le imprese situate in Abruzzo, Molise, Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

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