Gli immobili si possono suddividere perlopiù in due categorie: “residenziale” e “commerciale”. La prima comprende case, condomini, case vacanze; la seconda: magazzini, negozi, centri commerciali, unità di stoccaggio e capannoni.
Investire in immobili significa, nella maggior parte dei casi, acquistare una proprietà e affittarla, con lo scopo di ottenere un reddito. Quest’ultimo può essere considerato quasi come una rendita stabile ma, in realtà, c’è da tenere presente una serie di fattori che potrebbero rivelarsi spese di gestione non previste come, ad esempio, nuove imposte e operazioni di manutenzione. Quindi, investire in immobili richiede ragionamento, oltre che disponibilità economica. Infatti, prima di effettuare l’acquisto è utile badare a elementi come, ad esempio:
- la presenza di servizi (negozi, scuole, centri commerciali, ecc.);
- la qualità dei servizi di trasporto pubblico;
- lo stato in cui versa l’edificio.
Rivolgersi ad un esperto che si occupa dello studio del ROI (Return on Investment), ovvero del Ritorno sull’Investimento permette di capire la redditività che, approssimativamente, un determinato investimento può garantire. Più dettagliatamente, il ROI è un indicatore che misura il rendimento in rapporto al capitale investito. La formula utilizzata, solitamente, per il calcolo è: ROI = (Utile Netto/Capitale Investito) x 100, dove l’Utile Netto indica il guadagno derivante dall’investimento fatto, mentre il Capitale Investito la somma utilizzata per l’acquisto dell’immobile. Per comodità, l’operazione matematica viene effettuata, spesso, su base annua.
Per capire quali sono le scelte giuste da fare per poter spendere il capitale in modo corretto e soddisfacente, quindi, rivolgersi ad un esperto per il calcolo Ritorno sull’Investimento, nonostante sia una misura approssimativa, si potrebbe rivelare piuttosto utile.
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