Quanta importanza hanno la manutenzione e la sanificazione dei climatizzatori?

Siamo abituati a utilizzare i condizionatori per sconfiggere il caldo eccessivo e/o il freddo gelido e siamo, al contempo, portati a sottovalutare l’importanza della manutenzione perché ignoriamo quanto incida sulla qualità e sulla pulizia dell’aria quindi, in altri termini, sul benessere dell’essere umano. Il condizionatore è un apparecchio costituito da componenti, interni ed esterne, che sono sottoposte all’azione di polvere, inquinamento e batteri che, durante la messa in funzionamento, si diffondono nell’aria e diventano un rischio per la salute della persona. Proprio per questo motivo è essenziale effettuare, periodicamente, dei controlli e delle operazioni di manutenzione. Questi ultimi possono essere suddivisi, perlopiù, in due categorie. L’una comprende una serie di interventi che possono essere messi in atto dal proprietario del climatizzatore, in quanto richiedono semplicità e soprattutto periodicità, e riguardano:

  • la pulizia (da polvere, detriti e agenti atmosferici) delle unità esterne;
  • la pulizia dei filtri d’aria delle unità interne che, solitamente, sono la sede privilegiata di batteri e germi.

L’altra categoria, invece, è costituita da tutti quegli interventi che riguardano eventuali perdite oppure lo stato di conservazione del motore e del gas refrigerante e che, quindi, è opportuno far eseguire a tecnici specializzati come:

  • il controllo del condensatore, utile per accertarsi che gli scambi termici avvengano senza ostacolo alcuno;
  • il controllo del tubo di scarico.

La manutenzione dei condizionatori diventa obbligatoria da eseguire quando la potenza termica dell’impianto è superiore o uguale a 12 kw, per quelli estivi, e superiore o uguale a 10 kw per quelli invernali.

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