L’articolo 1 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021) proroga e potenzia, fino al 31 dicembre 2022, la disciplina (introdotta dalla Legge 27 dicembre 2019, n. 160) relativa al Credito d’Imposta per gli investimenti in attività di:
- Ricerca e Sviluppo,
- Innovazione Tecnologica,
- e altre attività innovative.
Il bonus è dedicato a tutte le imprese con sede nel territorio italiano, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che investono in attività di:
- ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico;
- innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati;
- design e innovazione estetica, finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa.
Fino al 2022 sono agevolati i costi di:
- personale;
- beni materiali mobili e software;
- contratti di attività commissionata;
- privative industriali;
- consulenza e servizi equivalenti;
- materiali e forniture;
- certificazione della documentazione contabile.
Facendo riferimento alle percentuali incentivanti 2021-2022, applicabili allo stock di investimenti, la Legge di Bilancio 2021 contempla i seguenti potenziamenti rispetto alla versione 2020 del bonus:
- l’incremento del credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo dal 12% al 20% e un aumento dell’ammontare massimo di beneficio spettante da 3 a 4 milioni di euro;
- l’incremento del credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica dal 6% al 10% e un aumento dell’ammontare massimo del beneficio spettante da 1,5 a 2 milioni di euro;
- l’incremento del credito d’imposta per investimenti in design e ideazione estetica dal 6% al 10% e un aumento dell’ammontare massimo del beneficio spettante da 1,5 a 2 milioni di euro;
- l’incremento del credito d’imposta dal 10% al 15% della misura dell’incentivo per investimenti in innovazione tecnologica, finalizzati alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 e un aumento, fermo restando il limite complessivo per l’innovazione tecnologica, di 2 milioni di euro.
Nel rispetto delle indicazioni sopracitate, è possibile applicare il beneficio anche per più attività ammissibili nello stesso periodo d’imposta, sino ad un contributo complessivo di 8 milioni ad impresa, contro i 6 previsti dalla Legge di Bilancio 2020.
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